mercoledì 7 febbraio 2018

L'Amore nell'Inferno e nel Purgatorio

L'amore è una tematica che spesso troviamo all'interno di quest'opera; esso infatti assume significati diversi a seconda del regno in cui Dante si trova.
Nell'Inferno l'amore è visto come dannazione e per spiegarlo possiamo rifarci al V canto, al dialogo di Dante con i due amanti: Paolo e Francesca. Ma come si può finire all'Inferno a causa di un sentimento così nobile come l'amore? Il problema appare quando questa passione si contrappone alla morale; infatti vediamo che questo amore porta alla fornicazione nell'adulterio, ovvero ai rapporti sessuali avvenuti al di fuori del rapporto coniugale, infatti lei era già sposata con un altro uomo, colui per mano del quale verranno uccisi. Sappiamo però che Dante non vede il peccato nella pulsione amorosa, però questo nasce  dalla contrapposizione con la religione, quindi Dante non può far altro che compatirli e provare simpatia per loro.
All'interno del Purgatorio invece vediamo come l'amore terreno non muove più le anime in alcun modo e possiamo prendere come esempio Catone Uticense. Vediamo infatti che nel primo canto, nel dialogo tra Virgilio e Catone, affinché quest'ultimo, custode della montagna del Purgatorio, li lasci procedere all'interno del suo regno affinché Dante possa compiere il suo viaggio, Virgilio fa leva sull'amore che l'Uticense, in vita, provava per la sua amata Marzia, che a differenza sua si trovava nel Limbo. La risposta di Catone però è molto schietta: egli infatti dice che in vita amò molto Marzia, però ora l'amore terreno non lo lega più, in seguito alla legge che fu stabilita quando lui fu tratto fuori dal Limbo. Si può notare quindi un'ascensione ad un amore sempre più nobile, che culminerà nel Paradiso.

-Andrei.

1 commento:

  1. Bene Andrei. Testo breve e sintetico. Solo una precisazione, più che alla religione la pulsione amorosa viene contrapposta alla ragione ("enno dannati i peccator carnali,/ che la ragion sommettono al talento" V, 38-39). A. G.

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