venerdì 6 aprile 2018
<<Poco più oltre, sette alberi d'oro
falsava nel parere il lungo tratto
del mezzo ch'era ancor tra noi e loro;
ma quand' i' fui sì presso di lor fatto,
che l'obietto comun, che 'l senso inganna,
non perdea per distanza alcun suo atto,
la virtù ch'a ragion discorso ammanna,
sì com' elli eran candelabri apprese,
e ne le voci del cantare "Osanna".
Di sopre fiammeggiava il bello arnese
più chiaro assai che luna per sereno
di mezza notte nel suo mezzo mese.>>
Dante, Purgatorio XXIX
Lorenzo
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RispondiEliminaBravo Lorenzo: bel disegno e citazione adeguata e corretta. Continua così! A. G.
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